venerdì 9 marzo 2012

Siamo di sinistra e ci piace la piramide di Cheope

Noi siamo di sinistra. Ci piacciono i cantieri, ci piacciono le infrastrutture e gli investimenti perché vediamo i posti di lavoro che creano ora per costruire e domani nelle imprese che potranno produrre meglio e a meno e vendere il frutto del lavoro in tutto il mondo.

Ci piace il benessere, ci piace talmente tanto che vogliamo sia per tutti. E per farlo bisogna costruire, espandere, produrre, ché il Servizio Sanitario Nazionale non si paga coi soldi del Monopoli. E serve lavoro, ora, domani e fra cent’anni. E se riusciamo a farlo riducendo lo spropositato uso di trasporto su cammello che tanti danni fa all’ambiente, al traffico e alla sicurezza, tanto meglio!

Non ci piace chi blocca ideologicamente persino quei pochi investimenti che ci sono rispetto a quelli che dovremmo fare per uscire dalla crisi; non ci piace chi dà un peso spropositato ad una sensazione, perché altro non c’è e quello che c’era è stato affrontato quando al governo c’era Tutankhamon discutendone, e basandosi su queste farà pagare tutti noi in posti di lavoro. Non ci piace perché saranno i più deboli a pagarne per primi.

E non ci piace. Perché siamo di sinistra.

E voi, col vostro linguaggio da destra reazionaria “per la difesa del Sahara”, no.


(Tratto da: "Mosé: rivoluzionario o reazionario?", cap. VII "Costruire la Piramide di Cheope - la posizione dei partiti egiziani", edizioni Al-Qahira)

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